Quando
ti colleghi a internet con Davide entra in azione un filtro,
che impedisce la visione dei siti contenenti pornografia,
violenza e pedofilia.
I siti filtrati sono più di 12.000.000!
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Basta
iscriversi al servizio in una delle modalità previste:
linea normale o ISDN, ADSL o fibra ottica.
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Video porno a scuola
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Un fatto di cronaca ci riporta a riflettere sull'emergenza educativa. Ragazzine di 13 a rivendono a scuola video hard girati con cellulare e webcam: i loro filmini girano in vari scuole di Treviso. Intervallo: si organizzano gare di prestazioni erotiche.
Pubblicata il 02/02/2010
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Oggetto: Riflessione
Riflessione: in relazione all'accaduto credo che quello che oggi possa fare un genitore è seguire nell'uso delle nuove tecnologie il proprio figlio a che, soprattutto nella primissima età, non finisca sul web in siti pornografici. Questo onde evitare che all'inizio della fase adolescenziale sia talmente abituato a vederla sul web che diventi la normalità gestirla senza pudore e ritegno con i propri compagni. Importante, laddove possibile, che gli adulti guardino insieme ai propri figli la TV e navighino ogni tanto con loro sul web. Se ricevono il buon esempio dagli adulti forse avrebbero un maggior pudore e si scandalizzerebbero al vedere certe immagini/video che oggi ahimé sono quasi diventati la normalità. Le leggi, la censura, i filtri sono metodi che servono a poco soprattutto quando ormai (età adolescenziale) i ragazzi hanno già perso quella sensibilità che avevano prima di essere abituati a vedere quello che oggi, anche involontariamente, si ritrovano a vedere con estrema facilità e normalità. La Tv ed internet non debbono essere le baby sitter dei ragazzi, bensì uno strumento che, se utilizzato positivamente, può fare evolvere i ragazzi di oggi in modo costruttivo portandoli a quella maturità che oggi, vuoi per troppa permissività, vuoi per come è strutturata la società, difficilmente raggiungeranno in tempi brevi. Sarebbe interessante al riguardo un commento in relazione a questo post, cercando di arrivare insieme a pensare come arginare questo triste fenomeno, lavorando soprattutto in termini di PREVENZIONE.
http://mozenda.blogspot.com/
Postato da:
mauro ozenda
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