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Halloween: il “colpevole” è Carlo Magno
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Riportiamo un interessante articolo di Roberto Serena pubblicato su “Noi genitori e figli”, supplemento di Avvenire del 26 ottobre, che tratta il tema della festa di Halloween ripercorrendone le origini.
Pubblicata il 30/10/2008
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LEGGI I COMMENTI
Oggetto: halloween
No, nessuno ha paura delle zucche vuote.
Ciò che sconcerta è un'altra categoria di zucche vuote: quelle di coloro che vorrebbero sdrammatizzare questa negativa ricorrenza con sorrisetti di compatimento e facili ironie.
Come è ormai uso comune negli ultimi anni, dove regna ovunque il relativismo etico e spirituale, è comodo aggregarsi alla massa per non assumere posizioni scomode e controcorrente.
Nel caso di Halloween, per chi voglia vedere le cose come sono, non ci sono dubbi: le origini pagane, i lampanti significati occulti, l'esaltazione dell'occultismo e dell'orrore vanno esattamente in direzione opposta al Cristianesimo.
Ma non solo, anche in chiave non religiosa, Halloween contrasta contro il buon senso e l'educazione dei giovani.
Far vestire i bambini da mostri orripilanti, streghe, demoni, zombies ha, forse, un qualche senso positivo o rappresenta una triste deriva di una festa che, in chiave cristiana, significa l'esatto contrario: cioè il trionfo della Vita sulla Morte, attraverso la Resurrezione di Cristo?
Vietare ai bambini di celebrare Halloween creerà in loro dei complessi o delle sofferenze interiori?
Ma non scherziamo ! Anzi, spiegare loro il motivo per cui non è bene festeggiare è un gran beneficio ed un insegnamento a comprendere e distinguere il Bene ed il Male.
La questione, in definitiva, è molto semplice: bisogna scegliere con chi schierarsi, senza mezzi termini, senza scuse e senza tanti giri di parole.
Postato da:
francesco
Oggetto: Proposte positive
La tua posizione è chiarissima. Nell'educare i ragazzi è però necessario spiegare, più che vietare. La prevenzione inotre passa attraverso l'organizzazione della festa di Tutti i Santi in famiglia:
- il rosario in casa, perchè non chiedere ai bamibini di guidarlo, magari invitando i parenti;
- la visita al cimitero con i bambini, anche piccoli, parlando con amore delle persone care che sono morte; ci si potrebbe far aiutare dai bambini a pulire e ornare le tombe;
- guardare con i bambini le fotografie e i video delle persone care defunte: sarà un modo per non cancellare la memoria e per far conoscere ai ragazzi la storia della famiglia...
Se si vive bene la festa, i ragazzi non chiederanno altro.
Postato da:
don ilario
Oggetto: e se invece fosse
un'occasione
Sono un giovane (25 anni) studente laico di Teologia, ma fin da adolescente ho avuto interessi per le varie culture europee del passato (dai miti greci più classici a quelli germanico-scandinavi, passando anche per i celti), per 4 anni ho avuto anche un ruolo di educatore in parrocchia, ed e' in questa ottica che scrivo quanto segue.
I ragazzi ed i bambini d'oggi vivono sotto un costante bombardamento mediatico che certo non favorisce il loro maturare.
Pedagogicamente è sbagliato il vietare senza fornire spiegazioni, o spiegazioni sommarie. E' risaputo che questo produce un effetto contrario al messaggio che si vuole trasmettere.
E' necessario a parer mio, risvegliare la curiosità, lo spirito di ricerca ed approfondimento, perchè il rischio della superficialità e della a-criticità è sempre forte. In questo io propenderei più per una soluzione del tipo proponiamo ai nostri ragazzi un Hallowen ugualmente calato in un atmosfera fantastica, ma usiamo l'occasione per invece far passare il giusto messaggio della festa di Ognissanti e della Commemorazione dei Defunti.
Far 'capire' le belle ragioni per cui prima di Cristo si celebrava questa festa pagana, il fatto che l'evangelizzazione non l'abbia semplicemente cancellata, ma anzi ne abbia reso ancora maggiore il senso. Così stimolati sicuramente poi i bambini non avranno problemi a vivere in famiglia la vera festa del 1 e 2 novembre.
Postato da:
Matteo
Oggetto: esempio di
alternativa
Nel nostro paese (provincia di Udine) con il gruppo degli animatori organizziamo già da alcuni anni la "Festa dei Santi" la sera del 31 ottobre; rimane l'abitudine della maschera, ma le possibilità sono: angelo, diavolo, santo. Potrebbe essere un modo per riappropriarci del significato della festa. Speriamo che serva soprattutto a far riflettere quanti vengono a conoscenza dell'iniziativa.
Postato da:
Martino
Oggetto: Son daccordo con il
don
Caro Don Ilario son daccordo con lei, i bambini sono pienamente capaci di vivere la festa dei nostri cari defunti con rispetto e se siamo noi di esempio a viverla con gioia pensando al Cristo Risorto e alla vita eterna.
Postato da:
lucia
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