Quando
ti colleghi a internet con Davide entra in azione un filtro,
che impedisce la visione dei siti contenenti pornografia,
violenza e pedofilia.
I siti filtrati sono più di 12.000.000!
COME USARE DAVIDE
Basta
iscriversi al servizio in una delle modalità previste:
linea normale o ISDN, ADSL o fibra ottica.
Cresce il tempo online degli adolescenti: a inizio 2023 quasi la metà dei 3.400 adolescenti, 11-19enni intervistati ha dichiarato di passare oltre 5 ore al giorno in rete, nel 2020 era il 30%, e il 37% controlla lo smartphone più di 10 volte al giorno.
In Italia il 78,3% dei giovani tra gli 11 e i 13 anni utilizza internet tutti i giorni e lo fa soprattutto attraverso lo smartphone.
È quanto emerge dai dati presentati nella XIV edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio in Italia-Tempi digitali, analizzata da documentazione.info Cresce anche il tempo trascorso online dagli adolescenti: a inizio 2023 quasi la metà dei 3.400 adolescenti, 11-19enni intervistati in occasione del Safer Internet Day, ha dichiarato di passare oltre 5 ore al giorno in rete, quando nel 2020 era il 30%, e il 37% dei giovani controlla lo smartphone più di 10 volte al giorno.
Gli adolescenti sfruttano la connessione per molteplici attività. Tra le più diffuse ci sono:
-guardare i video (84%, in crescita).
-frequentare i social media (79%): in vetta ci sono Instagram, TikTok e Snapchat, apprezzati in particolar modo dalle ragazze.
-l’uso dei videogiochi (72,4%): il gaming impegna di più i ragazzi (81% contro il 64% delle ragazze) anche se le videogiocatrici sono in crescita.
-informarsi: il 28,5% degli 11-17enni legge riviste e giornali online, percentuale che sale al 37% nella fascia 14-17 anni, e sfrutta i social media come canali di informazione.
-fare attivismo: il 14% degli 11-13enni e il 29% dei 14-17enni sono soliti esprimere opinioni su temi sociali o politici su web, con una differenza di genere nella fascia dei più grandi: il 27,5% dei maschi e il 30,6% delle femmine.
Rischi e problematiche dell'ambiente digitale per gli adolescenti
L’ambiente digitale apre a numerose nuove opportunità ma pone anche dei rischi. Secondo un recente studio condotto dall'Istituto Superiore di Sanità, in Italia i giovani (soprattutto le ragazze) di 11, 13 e 15 anni che mostrano un uso problematico dei social media sono il 13,5%.
Se per molti adolescenti stare in rete, scambiarsi contenuti e messaggi, può essere un elemento di apertura al mondo, di fuoriuscita dall’isolamento con la possibilità di scoprire interessi e condividerli, per altri può rappresentare una sfida che crea ansia.
Sui social gli adolescenti fanno una presentazione di sé e della loro identità ancora in formazione ma che è istantaneamente sottoposta all’approvazione o al rifiuto di un pubblico smisurato.
I comportamenti a rischio di dipendenza da social media sono correlati a un aumento dell’ansia sociale, della depressione e dell’impulsività, nonché a una peggiore qualità del sonno, della vista, del funzionamento dell'apparato muscolo-scheletrico e a un rendimento scolastico scarso.
Genitori e Istituzioni insieme per la prevenzione e la sicurezza dei più piccoli
La protezione e la prevenzione dei più giovani dalle “opportunità rischiose” della rivoluzione digitale rappresentano un primo importante passo da compiere. L'uso del filtro internet o parental control è fondamentale e indispensabile, ma non può essere l'unico strumento usato.
Tali problematiche necessitano di un approccio congiunto di scuola e famiglia, per questo motivo, i servizi sul territorio hanno iniziato ad attrezzarsi offrendo assistenza ai minori che soffrono di dipendenze da Internet. Ad oggi, infatti, in Italia ci sono 87 centri territoriali che offrono assistenza ai minorenni attraverso équipe multidisciplinari formate da psicologi, assistenti sociali, educatori.