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Facebook ha presentato una richiesta di brevetto che consentirebbe l'iscrizione al social network anche ai minori di 13 anni, con il consenso dei genitori che potranno monitorare il profilo dei figli. Quali sarebbero i pro e contro?
Facebook vorrebbe puntare sugli under 13 per allargare la platea degli iscritti. Per fare questo però, Mark Zuckerberg dovrà modificare radicalmente la struttura del social network in quanto l’iscrizione è vietata ai minori di 13 anni. Questo limite di età è imposto da una legge del 1998 per la tutela dei bambini online (Privacy Protection Act). Legge che prevede che le aziende, in questo caso Facebook, ricevano il nulla osta dei genitori per poter raccogliere o condividere informazioni personali dei giovani under 13.
In realtà, dell’apertura del social network agli under 13 se ne parla da molto tempo e per affrontare i limiti imposti dal Privacy Protection Act, Facebook ha iniziato a sviluppare una sorta di parental control per permettere la sorveglianza da parte dei genitori ai loro figli giovanissimi che volessero iscriversi al social network. Giovedì 29 maggio, Facebook ha depositato una richiesta di brevetto con il quale intende superare i limiti della Privacy Protection Act. In sintesi, il brevetto richiesto da Facebook prevederebbe che ai genitori toccherebbe la gestione della privacy del profilo del ragazzo, oltre che di visionare ed eventualmente di limitare tutto quanto connesso all’account come gli amici, i contenuti e le applicazioni.
Se il brevetto dovesse venire approvato, Facebook potrebbe guadagnare milioni di nuovi utenti e puntare su un nuovo target ampliando i servizi offerti ed allargando contestualmente il suo business pubblicitario. Tuttavia non mancano le critiche e le perplessità alla volontà di Facebook di voler a tutti i costi superare la Privacy Protection Act per permettere l’accesso ai più giovani.
Alcuni analisti si chiedono infatti come possa davvero fare un genitore ad amministrare le attività dei figli sul social network non potendo monitorarli continuamente. Inoltre, ci sarebbero anche dubbi su come verificare realmente l’identità dei genitori. Già oggi infatti su Facebook ci sono molti under 13 iscritti illegalmente.