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"Cari fratelli e sorelle, grazie della vostra visita. Viva Wadowice. Saluto i legionari di Cristo. A tutti buona domenica e buona settimana". Sono queste le parole che Giovanni Paolo II ha pronunciato in modo chiaro dalla finestra del decimo piano del Gemelli, da dove ha salutato i fedeli. Poche parole, quasi a testimoniare che le sue condizioni sono migliorate. E infatti poco prima dell'una arriva a sorpresa la comunicazione del portavoce vaticano Joaquin Navarro Valls: "Il Santo Padre, d'intesa con i medici curanti, rientra questa sera in Vaticano, ove proseguirà la sua convalescenza".
Stamattina nel piazzale del policlinico c'erano circa duemila persone: tra loro alcuni seminaristi dei Legionari di Cristo, l'ordine religioso nato in Sudamerica e che ha a Roma l'università pontifica "Regina Apostolorum". C'erano anche una cinquantina di bambini polacchi della comunità di Chicago, la comunità polacca più numerosa fuori dalla Polonia. E un centinaio di fedeli di Wadowice, la sua città natale, e a loro il Papa ha rivolto il suo saluto più diretto.
Il Papa è apparso in forma migliore, così come la sua voce, rispetto alla videocassetta diffusa venerdì scorso dal Centro televisivo Vaticano. Dietro i vetri chiusi, in silenzio, ha benedetto tre volte. Poi sono comparsi accanto a lui un microfono e un foglio. L'entusiasmo dei presenti è diventato incontenibile. E il Papa ha indugiato alcuni secondi prima di parlare. Poche parole, ma sufficienti a testimoniare che davvero l'anziano Pontefice sta recuperando la parola.
Wojtyla, seduto nella sua poltrona, ha letto un breve messaggio ai fedeli che è stato trasmesso anche su due maxischermi a piazza san Pietro dove, come domenica scorsa, l'Angelus è stato letto da monsignor Leonardo Sandri, sostituto alla Segreteria di Stato.
Il Papa ha parlato con voce chiara, ma affaticata, con dei momenti di pausa per riprendere il fiato. Poi ha salutato in polacco i pellegrini provenienti dalla sua città d'origine. "Saluto a tutti, buona domenica e buona settimana", ha concluso, e prima di rientrare ha ancora benedetto i fedeli.
E prima della preghiera dell'Angelus, monsignor Sandri in Piazza San Pietro ha letto un messaggio di Wojtyla: "In questi giorni di degenza ospedaliera, qui al Gemelli, avverto in modo particolare la presenza e l'attenzione di tanti operatori dei mass media". Giovanni paolo II ha ringraziato i media per "il loro apprezzato servizio"che viene svolto "non senza sacrificio", ma grazie con al quale i fedeli di tutto il mondo lo sentono "più vicino".
"Oggi - è detto nel messaggio - desidero rivolgere" agli operatori della comunicazione una "parola di gratitudine, perchè so che non senza sacrificio svolgono il loro apprezzato servizio, grazie al quale i fedeli, in ogni parte del mondo, possono sentirmi più vicino ed accompagnarmi con l'affetto e la preghiera".
E nel suo messaggio il Papa sottolinea l'importanza del ruolo dei mass-media "nella nostra epoca di comunicazione globale. Grande è pure la responsabilità di quanti operano in questo campo, chiamati a fornire sempre un'informazione puntuale, rispettosa della dignità della persona umana e attenta al bene comune".
"In questo tempo di Quaresima, che invita a nutrirsi più abbondantemente della Parola di Dio, mi è caro ricordare che è possibile alimentare il proprio spirito anche mediante radio, televisione e Internet. Sono grato a coloro che si dedicano a queste nuove forme di evangelizzazione valorizzando i mass media".
Infine nel suo messaggio Giovanni Paolo II ha invitato i giovani a partecipare "numerosi" alla messa delle Palme, in programma domenica prossima in piazza San Pietro, appuntamento che "idealmente ci proietta verso la Giornata Mondiale della Gioventù, in programma a Colonia in Germania", ad agosto. E il pontefice ha pregato "Maria Santissima perchè ci aiuti a prepararci bene alla Settimana Santa, che comincerà domenica prossima. Spero di vedere numerosi giovani prendere parte, in Piazza San Pietro, alla solenne Liturgia della Domenica delle Palme".