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Sms, foto, emoticon che interagiscono tra loro. I ragazzi stanno imparando un nuovo linguaggio per "parlare" con cellulari e web. E gli adulti faticano a capirlo.
Da un articolo pubblicato sul numero di marzo di Mondo Erre:
Nati in mezzo a cellulari e pc, i ragazzi italiani hanno imparato prima a digitare su una tastiera e poi a usare la penna. Si sono subito serviti di una comunicazione semplice, veloce ed essenziale. adatta a scrivere in pochi secondi un sms o a lasciare un post in rete. Gli studiosi l'hanno definita “New technology communication”: un linguaggio in continua trasformazione, grazie al mix di espressioni dialettali e parole inglesi che danno vita a piroette linguistiche scoppiettanti.
Espressioni come “Ciao, tvb” o Xchè nn c kapisko un akka?!” si sono integrate con video e foto che sostituiscono addirittura parole o frasi. Un linguaggio in codice degno del migliore 007 che taglia fuori soprattutto gli adulti. Il quotidiano inglese "The Guardian" lo definisce muro comunicativo. Con il serio rischio che fra qualche anno le diverse generazioni parleranno due lingue differenti.
Un fenomeno comprensibile se si pensa che il nostro Paese è al secondo posto in Europa per l’utilizzo di nuove tecnologie: il 94% dei teenager usa il pc per scaricare musica e vedere filmati, ma soprattutto per chattare.
Internet, affermano gli esperti, è diventato ormai una barriera tra adulti e ragazzi, in particolare da quando le tariffe flat a prezzi stracciati garantiscono la connessione illimitata anche sui cellulari, da cui passano un fiume di parole, foto e video 24 ore non stop.
Al contrario, parecchi adulti non hanno “confidenza” con i nuovi strumenti e spesso anche i più esperti incontrano difficoltà nel comprendere il contenuto del messaggio di un tredicenne. Di questo passo, secondo le previsioni, fra qualche anno i ragazzi comunicheranno quasi esclusivamente in rete.
Gli adulti, dunque, sono destinati a rimanere imbrigliati nella Rete? Se qualcuno è convinto di sì, altri sono meno pessimisti. Con volontà e impegno, si può benissimo impadronirsi dei "segreti” dei nuovi media e interagire con essi. Come si cerca di fare nella scuola, dove molti insegnanti, per non perdere il contatto con i propri alunni, sperimentano lezioni curiose e originali.
In una scuola media romana, ad esempio, hanno pensato di scambiare i ruoli: al banco i prof, in cattedra gli alunni, Il compito? Capire il significato del testo di un sms scritto alla lavagna dai ragazzi e digitano al cellulare. La “traduzione” non è stata semplice, con improbabili frasi dall’effetto comico nel tentativo di decifrare abbreviazioni ed emoticon. Alla fine, comunque, i prof sono riusciti a strappare la sufficienza.
Al web si è affidata il ministro della Pubblica Istruzione Maria Stella Gelmini, che ha aperto un canale su YouTube per avere un contatto rapido e diretto con gli studenti per informarli sulle novità e sulle riforme della scuola. A breve sarà possibile lasciare domande e dubbi e attendere la risposta del Ministro.
E su YouTube ha aperto uno spazio anche il Vaticano, per offrire uno sguardo agli avvenimenti più rilevanti del mondo cattolico. Insomma, il web può diventare anche una risorsa importante. Come sempre, bisogna usare questo strumento e gli altri che ci offre la tecnologia, con il buonsenso.