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Un sondaggio indaga il rapporto tra gli Italiani e Internet: per il 62%, il web rappresenta il linguaggio del futuro, ma la maggioranza non lo usa.
L’istituto Piepoli ha eseguito un sondaggio commissionato da FERPI sul rapporto tra gli Italiani e Internet.
Tra i dati principali che emergono:
Quasi il 60% degli italiani non usa Internet, né per il lavoro né per motivi personali. La maggioranza ha più di 50 anni e un titolo di studio medio basso.
Questo non significa che le nuove tecnologie della comunicazione siano viste in modo negativo, anzi il 61% degli intervistati ritiene addirittura che gli strumenti di comunicazione elettronica abbiano migliorato la vita sociale, riuscendo ad avere ricadute positive anche sui rapporti interpersonali offline.
La Rete è la relazione del futuro. E del presente, ma in maniera ancora disomogenea nei contenuti e nella "frequentazione". Il rilevamento FERPI – Istituto Piepoli ha analizzato il rapporto fra Italiani e web, quello che cercano sulla Rete e la loro propensione a diventare internauti come in molti Paesi stranieri.
Dal sondaggio emerge che: la mail è di gran lunga il medium online più utilizzato nella vita privata (66% del campione); seguito dai giornali web (29%) e dall’instant messaging (27%).
Interessante la tipologia di informazione”navigata”: cronaca, attualità e sport (36%); libri, film e musica (33%); viaggi (30%); vacanze e turismo (27%) e a seguire, politica, servizi, economia e spettacolo.
Oltre a strumenti e contenuti, il sondaggio ha indagato sul valore relazionale assegnato al web.
Il campione intervistato si è espresso anche sul nuovo tipo di linguaggio introdotto da Internet.
Se la maggioranza (62%) lo considera il linguaggio del futuro, e dunque un arricchimento, secondo una buona fetta (30%) la comunicazione sul web ha portato un impoverimento della lingua italiana, ovvero un livellamento verso il basso.