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“I ragazzi di via Sandri”, campioni di vita nella periferia romana disagiata
09:07 - 27 Maggio 2008
Le storie di dodici ragazzi italiani ed extracomunitari che hanno incontrato in un centro di formazione professionale, la scuola Elis, l'opportunità di cambiare radicalmente la propria vita. Il volume, “I ragazzi di Via Sandri" è edito da Ares...
Via Sandro Sandri a Casal Bruciato è uno dei tanti luoghi della periferia di Roma, di quella periferia in cui il disagio sociale, fatto di dolore e sofferenza, di fuga da tutto, di violenza, di criminalità, e spesso di droga ed instabilità individuali e familiari, è palpabile e tristemente presente. La via, però, dal 1965, è sede della scuola ELIS, che da più di quarant’anni offre ai giovani una possibilità per costruirsi un futuro stabile, attraverso il percorso segnato dai quattro ambiti iscritti nel nome della scuola: Educazione, Lavoro, Istruzione e Sport.
Le storie di dodici ragazzi che hanno incontrato la scuola Elis - quasi un’isola felice rispetto a quanto si trova intorno - e i suoi docenti, sono al centro di un volume, “I ragazzi di Via Sandri. Maestri di strada e compagni di scuola” (Ares editore), elaborato dal preside della Scuola di Formazione Professionale Elis, Pierluigi Bartolomei, con prefazione di Andrea Pamparana, vicedirettore del Tg5, e dell’ On. Giuseppe Cossiga, presentato a Roma nella suggestiva cornice della Bottega di oreficeria di Fausto Maria Franchi.
Le storie, spesso toccanti e commoventi, frutto del dialogo continuo col preside, la voce narrante del volume, mostrano come ragazzi italiani o extracomunitari, provenienti da situazioni ‘difficili’, grazie allo sguardo e all’insegnamento di maestri attenti, consapevoli e appassionati, hanno saputo diventare campioni di vita, ricostruendo, spesso, non solo situazioni personali in crisi da tempo (come il ragazzo che torna a dialogare col padre, dopo un lungo periodo di silenzio ed astio fra i due), ma soprattutto divenendo persone responsabili in tutti gli ambiti della vita e professionisti apprezzati nel proprio lavoro: non è certamente un caso che il 95% degli studenti di Elis trovi lavoro entro un anno dalla fine dei corsi, e che molti di loro occupano ruoli di prestigio nelle più grandi aziende internazionali.
La storia di Elis inizia con la richiesta di Papa Giovanni XXIII, che affidò la realizzazione di quest’opera a San Josemarìa Escrivà, fondatore dell’Opus Dei, presente, nel 1965, all’inaugurazione del neonato impianto, benedetto da Papa Paolo VI. Nello stesso anno il centro Elis fu riconosciuto anche dal Presidente della Repubblica. Il ruolo dell’educatore, competente ed esperto, capace di coinvolgersi pienamente e diventare un esempio per i ragazzi, è uno dei miracoli di Elis, di cui Pierluigi Bartolomei appare più orgoglioso: Elis, infatti, è un luogo in cui il grado di coinvolgimento personale è altissimo.
I profondi valori cristiani, frutto della paternità dell’Opus Dei per il centro Elis, sono, secondo Andrea Pamparana, i segreti del successo del centro e dei suoi ragazzi; principi visibili nel rispetto totale con cui i ragazzi trattano gli oggetti e le persone con cui lavorano, nella correttezza con cui viene svolto un compito affidato, nel lavoro di gruppo, fino ad arrivare ad una vera santificazione attraverso il lavoro, così importante nella pedagogia di San Josemarìa. Oggi Elis è un centro di formazione professionale di grande prestigio, che offre il suo metodo educativo a vari livelli (operai specializzati, orafi ed orologiai, master per studenti già laureati). (P.C.)