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Comunicato stampa degli studenti cattolici 12:48 - 16 Gennaio 2008

Davide.it aderisce e condivide il comunicato stampa degli studenti cattolici indignati per i fatti che hanno visto Benedetto XVI annullare la visita a una delle maggiori università europee. Fatto gravissimo che ci addolora.
COMUNICATO STAMPA STUDENTI UNIVERSITARI CATTOLICI

I Papi hanno potuto parlare ovunque nel mondo (Cuba, Nicaragua, Turchia, etc.). L’unico posto dove il Papa non può parlare è La Sapienza, un’università fondata, tra l’altro, proprio da un pontefice.
Questo mette in evidenza due fatti gravissimi:

1- l’incapacità del governo italiano a garantire la possibilità di espressione sul territorio italiano di un Capo di Stato estero, nonché Vescovo di Roma e guida spirituale di un miliardo di persone. Piccoli gruppi trovano, di fatto, protezioni anche autorevoli nell’impedire ciò che la stragrande maggioranza della gente attende e desidera;

2- la fatiscenza culturale dell’università italiana, per cui un ateneo come La Sapienza rischia di trasformarsi in una “discarica” ideologica.

Come cittadini e come cattolici siamo indignati per quanto avvenuto e siamo addolorati per Benedetto XVI, a cui ci sentiamo ancora più legati, riconoscendo in lui il di fensore – in forza della sua fede – della ragione e della libertà.


Milano, 15 gennaio 2008.

LE REAZIONI AL FATTO

Prodi: "Profondo rammarico e solidarietà"

"Condanno i gesti, le dichiarazioni e gli atteggiamenti che hanno provocato una tensione inaccettabile e un clima che non fa onore alle tradizioni di civiltà e di tolleranza dell'Italia. Esprimo quindi profondo rammarico per la decisione di Papa Benedetto XVI, esprimendo solidarietà forte e convinta alla Sua persona e rinnovando a Lui l'invito perché possa mantenere il programma originario. Nessuna voce deve tacere nel nostro Paese e a maggior ragione quella del Papa". Lo afferma il premier Romano Prodi.

Viminale: misure di sicurezza erano pronte
"Stamane il Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica si è riunito presso la Prefettura di Roma in relazione alla visita di Sua Santità Benedetto XVI all'Università La Sapienza mettendo a punto tutte le misure atte a garantirne la piena sicurezza e l'ordinato svolgimento". E' quanto si legge in una nota del Viminale. "Alla riunione - conclude la nota - erano presenti il Rettore Guarini e alcuni responsabili della sicurezza del Vaticano".

Il ministro dell'Interno Giuliano Amato si è detto "certo" che l'annullamento "non è una questione di sicurezza, perché la sicurezza sarebbe stata garantita al mille per cento, con un dispositivo di assoluta garanzia".

Mussi "sinceramente rammaricato"
Il ministro dell'Università, Fabio Mussi, si è detto "sinceramente molto rammaricato": "E' stato uno sbaglio aver creato le condizioni" per l'annullamento della visita. "L'università è un luogo che deve accogliere, non respingere e non è necessario condividere quel che dice il Papa, ma era giusto che parlasse". "Apprendo della decisione della Santa Sede e la rispetto, anche se con rammarico". Lo ha dichiarato in una nota il rettore de "La Sapienza Renato Guarini.

Cei: rifiuto gravissimo, intolleranza e chiusura culturale
La Conferenza episcopale italiana "esprime la propria incondizionata vicinanza a Benedetto XVI oggetto di un gravissimo rifiuto che manifesta intolleranza antidemocratica e chiusura culturale". Lo scrive in una nota la presidenza della Cei. "Tanto più - prosegue la Cei - che la visita del Santo Padre era cordiale risposta a un invito espresso dagli organi responsabili dell'Università, ma reso inefficace dalla violenza ideologica e rissosa di pochi". "Auspichiamo - concludono i vescovi italiani - che attraverso il ripristino dell'identità culturale e della funzione educativa dell'Università, mediante l'opera dei docenti e la responsabile partecipazione degli studenti, la vita dell'Ateneo possa ritornare a quella forma ordinata che sola permette l'acquisizione e il confronto culturale, a servizio della persona e della società".

D'Alema: no a manifestazioni di intolleranza
Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, ha condannato con nettezza le manifestazioni di intolleranza che hanno indotto Papa Benedetto XVI a rinunciare alla sua programmata partecipazione all'apertura dell'Anno Accademico dell'Università La Sapienza.


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