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Segnaliamo che oggi a Roma si è tenuto il convegno "Dalla parte dei bambini, tra orchi e caccia alle streghe", organizzato da Telefono Azzurro con l’obiettivo di stimolare un confronto tra esperti sul tema degli abusi sui bambini.
Dal sito di Telefono Azzurro :
La violenza sessuale sui bambini fa paura. Fa paura ai genitori e ai cittadini comuni. E’ in grado di mettere in difficoltà gli stessi esperti - psicologi, magistrati, medici, educatori - che si trovano a dover identificare, valutare e prendere in carico situazioni dal fortissimo impatto emotivo.
In virtù di questa elevata valenza emotiva, l’interesse dei mass media per queste vicende è sempre maggiore. Se ai media va dato il merito - soprattutto negli anni Ottanta - di aver stimolato l’attenzione su un tema sommerso, oggi il rischio è che i mass media si aggiungano al già elevato numero di attori presenti nelle situazioni di abuso, con effetti che possono essere di drammatizzazione, distorsione e travisamento. Il processo viene celebrato nelle trasmissioni televisive e sulle prime pagine dei giornali, con scontri tra fazioni, innocentisti e colpevolisti; il sospetto può diventare certezza, si creano gli orchi, inizia la caccia alle streghe.
Non ci si può dimenticare che al centro del processo c’è un bambino che, in ogni caso, ne esce sconfitto: questo accade sia nell’ipotesi che abbia davvero subito un abuso, sia nel caso in cui non ne sia stato vittima. In entrambi i casi, infatti, la drammatizzazione come la moltiplicazione delle opinioni generano una confusione che non aiuta a distinguere l’accaduto dalle interpretazioni successive. Ciò a maggior ragione nei casi in cui la testimonianza del bambino sia l’unico elemento di prova sul quale fondare l’accusa nei confronti dell’autore dell’abuso.
Responsabilità significa, allora, essere in possesso di adeguate conoscenze e di un’adeguata professionalità, a tutti i livelli: non è più accettabile che i tecnici che lavorano sul “caso” (avvocati, periti, magistrati) siano impreparati nel prendersi carico dell’abuso all’infanzia. Similmente, è necessario che i giornalisti comprendano l’importanza del proprio ruolo, coniugando il diritto all’informazione al rispetto dei diritti dei bambini. E’ evidente l’importanza di informare la comunità, di rompere quella cortina di silenzi, incredulità e vergogna che da sempre accompagna il fenomeno della violenza sessuale sui bambini; è però necessario per chi ha la responsabilità della comunicazione delle notizie affrontare il tema conservando la massima prudenza, soprattutto nel momento delicato delle indagini, evitando quelle intrusioni nella vita privata dei bambini che finiscono per mettere a rischio il loro processo di sviluppo.
Stare dalla parte dei bambini significa saper ascoltare: per individuare i falsi abusi e riconoscere i veri abusi.