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Un'indagine della Commissione Europea condotta sui bambini rivela importanti informazioni sugli usi delle nuove tecnologie, in particolare Internet e telefono cellulare, e sulla percezione dei relativi rischi.
La Commissione Europea ha svolto un'indagine qualitativa sui bambini dai 9 ai 10 anni e dai 12 ai 14 anni dei 27 Stati membri dell’UE, più Norvegia e Islanda per conoscere in che modo utilizzano i nuovi mezzi di comunicazione, in particolare Internet e telefoni cellulari.
L’indagine di Eurobarometro (lo strumento di cui si è dotata la Commissione Europea per realizzare sondaggi mirati a conoscere e comprendere gli atteggiamenti dei cittadini europei) costituisce una novità: è la prima volta che si chiede direttamente ai bambini di tutta Europa in che modo utilizzano le nuove tecnologie e come gestiscono i relativi rischi.
Per la maggior parte, i ragazzi intervistati navigano su Internet più volte al giorno e possiedono anche un cellulare proprio.
Le attività più frequenti su Internet sono giocare, navigare e comunicare in linea, ma anche cercare informazioni per i compiti. I telefoni cellulari invece sono utilizzati dai ragazzi soprattutto per inviare SMS, parlare con genitori e amici, ricevere e inviare fotografie.
I genitori limitano i ragazzi soprattutto nell'uso di Internet, mentre l’utilizzo del telefonino è molto più libero e meno controllato.
Dall'indagine si deduce che in genere i bambini sono consapevoli dei rischi connessi all’utilizzo di Internet e dei cellulari, in particolare per quanto riguarda la sicurezza, i virus, l’accesso a contenuti indesiderabili, il furto d’identità e i contatti potenzialmente pericolosi con sconosciuti, e ciò è sicuramente positivo. Tuttavia, quando incontrano dei problemi online, i ragazzi preferiscono tentare di risolverli da soli o con l'aiuto di amici e si rivolgono ai genitori soltanto come ultima soluzione. La scelta è dovuta soprattutto al timore che i genitori possano poi vietar loro di continuare a navigare, chattare, etc.
Per tutte le informazioni sull'Eurobarometro e per visionare l'indagine completa (in Inglese): http://ec.europa.eu/saferinternet