Non è il primo bambino morto a causa di sfide lanciate su TikTok. Davide.it invita genitori, educatori e cittadini, a reagire di fronte alle tragiche notizie degli ultimi giorni. Leggi la petizione (www.davide.it/viewart.php?idart=705)
Dalla morte di un bambino, nessuno può sentirsi assolto. Soprattutto se avviene a causa di sfide lanciate su una piattaforma come TikTok. Come genitori, educatori e cittadini, non possiamo rimanere in silenzio di fronte alle tragiche notizie degli ultimi giorni.
È stato disposto nei confronti di TikTok il blocco immediato dell’uso dei dati degli utenti per i quali non si stata accertata con sicurezza l’età anagrafica, e la piattaforma ha risposto che “cercherà” di imporre il limite di età a quello di 13 anni.
Ma il limite è ancora troppo basso!
A 13 anni non si ha ancora la giusta percezione del rischio, perché ancora non si è abbastanza maturi. A questa età non si può comprendere la pericolosità di certe sfide, e i crescenti casi di cronaca lo dimostrano.
La piattaforma di TikTok, inoltre, è studiata per creare dipendenza! Il suo algoritmo è studiato per attirare l’attenzione, fare leva su alcuni meccanismi psicologici (soprattutto dei più giovani) per creare dipendenza e inducendoli all’emulazione.
Chiediamo che venga immediatamente:
1 Innalzato il blocco di accesso alla piattaforma impedendo l'iscrizione ai minori di 16 anni;
2 Rimosso ogni contenuto potenzialmente pericoloso per la vita degli utenti, ridimensionando con urgenza la policy della piattaforma e aumentando i controlli;
3 Istituita nelle scuole, all’atto dell’iscrizione, l’obbligo di formazione per le famiglie sul tema dei rischi della rete, promuovendo una partecipazione ad itinerari formativi all’interno dei patti di corresponsabilità educativa.
Firma questa petizione (https://www.citizengo.org/it/fm/200470-tiktok-challenges-basta-lucrare-sulla-vita-dei-bambini)
Al CEO di TikTok, Zhang Yiming; al Segretario generale del Garante per la protezione dei dai dati personali, Fabio Mattei; MIUR
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