di cui è autore e primo firmatario, con il preciso scopo di vigilare maggiormente sui pericoli nei quali possono imbattersi i minori che navigano in rete.
Come da lui stesso affermato '' Le informazioni di contenuto illegale e nocivo diffuse attraverso Internet continuano ad essere fonte di preoccupazione per le famiglie, il mondo scolastico, l'industria e i legislatori nazionali. E' ormai noto quanto i pedofili utilizzino Internet per adescare minori, per attività sessuali online e offline, destando sempre maggiore apprensione''.
Essendo le regioni e gli enti locali, ha aggiunto, in principal luogo responsabili delle strutture formative, ed investendo notevoli mezzi per diffondere l'insegnamento e l'uso dell'informatica nelle scuole, devono anche farsi carico dell'adozione di misure intese ad informare e sensibilizzare i giovani e le famiglie sugli aspetti relativi alla sicurezza nella società dell'informazione.

La Regione Piemonte è consapevole che il mondo dell'informazione rende possibili nuove forme di società civile e di democrazia locale e regionale, per questo, risulta essenziale garantire la sicurezza delle reti e dei sistemi di informazione, tutelando in particolare i minori.
La necessità di un intervento della Regione, a sostegno delle famiglie per l'acquisto di dispositivi di filtraggio, è giustificato dal fatto che spesso il ruolo educativo dei genitori non è sufficiente o efficace, anche per la scarsa conoscenza delle tecnologie.

Se approvata, la legge porterà il Piemonte a sperimentare nuove forme di salvaguardia in materia di tutela dei minori tali da dare un esempio di ''buona pratica'' nella lotta a questo genere di problematiche.