Il 5xmille è una risorsa fondamentale, ma attualmente i beneficiari sono le grandi organizzazioni e pochissimo va alle onlus locali. Così dicono le statistiche.
Negli anni è cresciuta la consapevolezza che il 5xmille è davvero importante, e soprattutto non costa nulla. Sempre di più, durante la dichiarazione dei redditi, decidono di destinare questo importante contributo a onlus, associazioni, fondazioni. Sempre più persone sanno che da un lato c'è il 5xmille, dall'altro l'8xmille e che sono due scelte indipendenti fra di loro.
Per dare delle cifre, si pensi che su circa 41 milioni di italiani che l'anno scorso hanno dichiarato i redditi, circa 15 milioni hanno assegnato la loro preferenza per il 5xmille.
In effetti, non fare questa scelta, vuol dire sprecare dei fondi. Perché non compilare la casella, non destinare il 5xmille, non significa risparmiare ma versarlo comunque in tasse generiche raccolte dallo Stato. È un piccolo gesto, che però può dare un grande aiuto alle associazioni, in particolare a quelle più piccole.
Attualmente, si dispone solo dei dati fino al 2009. Per leggerli basta andare su questa pagina e scaricare il relativo pdf. L'Agenzia delle Entrate non ha ancora rilasciato quelli del 2010: si immagini quindi il ritardo nell'assegnazione dei fondi.
Da una veloce lettura, ecco quello che emerge:
- Oltre 400 milioni di euro sono stati raccolti nel 2009;
- Di questi, circa 123 milioni sono andati ad appena 10 associazioni (fra le quali AIRC, Medici senza frontiere, Emergency, Unicef, ecc.) ;
- Quasi il 70% dei fondi è andato a 200 organizzazioni.
Questo, in parole povere, si traduce nel fatto che la maggior parte dei fondi finisce per essere destinato a grandi organizzazioni, spesso molto conosciute, che hanno ottime possibilità di farsi conoscere a livello nazionale. Le piccole associazioni sono decisamente svantaggiate. Eppure sono quelle locali, quelle che si possono conoscere direttamente, ad occuparsi di problemi immediati (marginalità, povertà, disagio sul territorio). Spesso però “pagano” per la loro invisibilità o per il loro raggio d'azione utile ma circostanziato.
Inoltre, i fondi non giungono certo con velocità. Si parla di circa 2-3 anni per la pubblicazione degli elenchi. E da questo momento passano altri 6-8 mesi per l'effettiva erogazione. Nelle piccole realtà (e in un momento di crisi) questo ritardo crea l'affanno, perché più si è piccoli e più si è esposti ai problemi contingenti.
In ogni caso, dopo tutti i milioni di euro delle righe precedenti, vediamo le stime di Davide.it: nel 2009 su 28.396 associazioni aventi diritto, Davide si è “classificata” al 1958 posto, grazie a 438 scelte, per un importo totale di 18.322,42 €.
Il contributo ha permesso di portare avanti numerosi progetti rivolti alla tutela dei minori in ambito telematico. I più importanti dell'ultimo anno sono stati: lo sviluppo di “Casa protetta”, il nuovo servizio in grado di filtrare i contenuti nocivi di Internet su tutti i dispositivi presenti in casa e il progetto formativo “Safe Social Media”, parzialmente finanziato dall'Unione europea e volto a ridurre l'impatto e il consumo dei contenuti violenti presenti nei social media.
Per destinare il 5 per mille all'Associazione Davide occorre firmare nello spazio riservato al "sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale" e indicare il codice fiscale di Davide.it: 97621130018.
Si possono utilizzare il modello integrativo CUD, il modello 730 o il modello unico Persone fisiche.
Per maggiori informazioni, clicca qui.
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