E' impressionante il Rapporto 2010 di Don Fortunato Di Noto sulla pedofilia in rete: valutato in circa 15 miliardi di euro il volume d'affari loschi. Ci troviamo di fronte al gigante Golia che Davide.it abbatte per chi vuole navigare senza pericoli.
I siti pedofili, invece di diminuire, sono raddoppiati nel 2010. Il Rapporto dell'associazione Meter di don Fortunato Di Noto snocciola i dati spaventosi di questa piaga che ha un mercato molto redditizio, dal "valore" economico stimato in 15 miliardi di euro annui. Il Rapporto segnala la Libia come nuovo paradiso per i domini web in questo infame settore.
Preoccupano non solo le dimensioni del fenomeno, che tra l'altro sempre di più colpisce neonati e bambini fino ai 2 anni, prendendo così i connotati di “infantofilia”; ma anche l'affermarsi di una cosiddetta “pedofilia culturale”, ossia la proliferazione di siti in cui l’abuso sui minori viene presentato come una “libera scelta”.
Il Rapporto purtroppo non tiene conto delle migliaia di video, non censurati da youtube, ma bloccati dal filtro Davide.it, a contenuto pedofilo o "efebofilo". L'Associazione Davide ha segnalato moltissimi di questi video, senza che il portale abbia provveduto a rimuoverli.
I dati del dossier 2010 sono stati diffusi in una conferenza stampa alla Radiovaticana, aperta dal direttore dell'emittente pontificia e portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, il quale ha ricordato che “la questione degli abusi è stata al centro di molti dibattiti e ha toccato anche la Chiesa, per motivi che sono noti”, ma “la Chiesa è soprattutto impegnata in una lotta a tutto campo contro la pedofilia, come dimostra anche l'attività di molte associazioni cattoliche”.
Vogliamo qui ricordare che Davide.it ha bloccato fino ad oggi 12 milioni di siti e oltre 150 milioni di immagini e video. Quelli segnalati alla Polizia e chiusi sono una piccolissima percentuale. Meter tra il 2003 e il 2010 ha segnalato alla Polizia 65.056 siti: “Lo scorso anno sono stati individuati 13.766 tra siti internet, social network, servizi di scambio files foto e video con contenuto pedofilo, contro i 7.240 del 2009, con una crescita pari quasi al 100%. I riferimenti italiani, iscritti in sociale network e simili, sono passati da 51 a 65”.
Secondo Meter c'è una diminuzione della presenza di pedofili nei social network legata probabilmente ai maggiori controlli: le segnalazioni alla polizia postale sono passate da 851 nel 2009 a 315 nel 2010. Non sarà perchè si nascondono meglio?
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