Il 9 giugno verrà presentata a Roma, nell'ambito del Security Summit, un'indagine dell'Associazione Nazionale Specialisti Sicurezza in Aziende di Intermediazione Finanziaria avente per oggetto le motivazioni all'uso (e non uso) dei social network.
Comunicato stampa
Quali pericoli per la sicurezza possono nascere dall'utilizzo dei Social Network
(SN), come Facebook, MySpace, ecc. ? E gli utenti ne hanno consapevolezza?
A queste domande risponde un’indagine svolta dall’ANSSAIF (Associazione
Nazionale Specialisti Sicurezza in Aziende di Intermediazione Finanziaria), i cui
risultati saranno presentati e commentati al Security Summit a Roma (SGM
Center, Via Portuense 741) il 9 giugno 2010 alle ore 14,30.
La ricerca ha riguardato in particolare le motivazioni dell'uso dei SN, ma anche
quelle del non uso. L'obiettivo primario dell'indagine è stato però ottenere
informazioni sulla consapevolezza dei rischi insiti nell'uso dei SN, come per
esempio il furto di dati personali, la truffa o addirittura l’adescamento.
Il campione utilizzato per la rilevazione telefonica è casuale, non stratificato, di
cittadini maggiorenni scelti a caso tra gli abbonati delle maggiori città di varie
regioni (Liguria, Lombardia, Veneto, Toscana, Puglia, Sicilia e Sardegna).
Hanno partecipato all'indagine 512 persone, poco più della metà (55,1%) di
sesso maschile.
Gli aspetti principali emersi:
relativamente all'uso degli SN, meno di un terzo degli intervistati ha espresso
molta soddisfazione nell’uso. I più soddisfatti sono risultati gli studenti e i non
occupati, per la maggioranza dei quali essi sono utili per fare amicizia (46,9%)
e non per lavoro (7,8%).
Peraltro, come motivazione nel non uso dei SN, circa un terzo degli intervistati ha affermato che si tratta di una cosa stupida, e, tra questi, ben il 62,5% degli studenti.
Sul rischio di furto dei dati personali o di essere adescati da persone pericolose
mediante i Social Network, l'indagine rivelato na generale sottovalutazione del
pericolo da parte dei giovani ed una accettazione del rischio, conosciuto, da
parte dei meno giovani.
Il 42,2% degli intervistati ha detto di essere preoccupato quando accede in
rete Internet, ma che comunque userà i SN. Il 44% dei giovani fra i 18 ed i 30
anni ha dichiarato che non si preoccupa e, fra le domande dei pericoli, nessuno
dei giovani ha indicato la possibilità di incontrare persone pericolose in rete.
Quanto emerso da questa indagine sollecita quindi a intensificare le azioni di
sensibilizzazione nei confronti dei possibili rischi del SN, sia da parte delle
Istituzioni, sia delle Associazioni già impegnate nel contrasto di gravi pericoli
quali la pedofilia.
Per maggiori informazioni, contattare il Presidente di ANSSAIF, ing. Anthony
Cecil Wright, all'indirizzo wright@anssaif.eu
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