Facebook anche sui telefonini, ma attenti alla dipendenza | 16:30 - 23 Marzo 2010 |
Il cellulare sempre più spesso viene usato per accedere a Internet e ai social network. Le compagnie telefoniche ne incentivano l'uso con promozioni ad hoc. Occorre non perdere di vista i potenziali pericoli e valutare la reale utilità di questi servizi.
Sta diventando sempre più facile ed economico usare i social network anche dal cellulare: è un fenomeno che vede lavorare a braccetto quasi tutti i produttori e gli operatori mobili italiani. Entro l’estate 2010 arriveranno molti modelli semplici e low cost, ottimizzati per la chat, internet e i social network. Gli operatori italiani propongono così tariffe fatte apposta per connettersi ai social network dal cellulare. Sono offerte senza limiti di tempo: hanno un tetto solo sul volume di dati. Il tutto senza tener conto che l’uso del cellulare per i giovani è un’abitudine talmente consolidata che ormai non si sa più farne a meno. Nemmeno se si sa che potrebbe causare dei danni alle mani. Alla giovane Annie Levitz è successo: studentessa adolescente che usa il suo cellulare per raggiungere i suoi amici con almeno 100 sms al giorno, come dichiara lei stessa quasi orgogliosa. I primi dolori alle mani e alle dita e il senso di intorpidimento non le sono stati di avvertimento e ha continuato a smanettare col suo cellulare mentre l’irritazione e la compressione del nervo mediano, situato all’altezza dei polsi, continuava a fare i suoi danni. Solitamente la sindrome del tunnel carpale è tipica delle donne ultraquarantenni ed è davvero insolito che colpisca in età puberale. Ma i giovani polsi di Annie, messi sotto sforzo dall’eccessivamente ripetuto gesto quotidiano di usare la tastiera del cellulare ha portato la ragazzina in sala operatoria. I dolori sono stati sempre più importanti e la situazione è degenerata tanto che Annie non riusciva nemmeno a tenere oggetti in mano per un tempo prolungato. La mamma della ragazzina ha affermato di non riuscire ad impedirle di continuare a inviare i suoi messaggini, sebbene si siano ridotti a 2000 al mese, perché, dice “significherebbe dare un taglio netto alla vita sociale della figlia”, come se questa dipendesse solo dal cellulare: ma allora quando i telefonini non esistevano come si faceva ad avere una vita sociale? Un fatto, questo, che non dovrebbe essere considerato come un episodio isolato e lontano dal diffondersi. I nostri ragazzini utilizzano la tecnologia troppo spesso in maniera smodata, tanto da compromettere la loro salute. Genitori ed educatori non possono semplicemente rimanere a guardare ma guidarla ad un’educazione e ad un equilibrio che non permetta di trasformare la tecnologia in un nemico continuamente in agguato, ma foriero di positività. Daniele Damele http://www.danieledamele.it (http://www.danieledamele.it) http://www.danieledamele.blogspot.com (http://www.danieledamele.blogspot.com) |