Un gruppo-choc è da poco comparso su Facebook e in poche ore è riuscito a superare il migliaio di iscritti. E' arrivata in fretta la controffensiva del popolo di Facebook e degli internauti in generale: questo è davvero troppo.
Si legge nel gruppo: "Giochiamo al tiro al bersaglio con i bambini Down".
Purtroppo in rete è molto facile che uno dia sfogo ai bassi istinti perché si sente protetto da una sorta di anonimato.

L’indignazione ha fatto scattare la protesta via Internet, molte voci si sono alzate per bloccare le pagine e per perseguire i responsabili. Si tratta di un segnale di allarme che non deve essere banalizzato né sottovalutato: è vero che sulla rete circola tutto e il contrario di tutto, ma proprio per questo non è tollerabile che il disprezzo della dignità della persona umana si esprima senza conseguenze.

Come Associazione Davide.it ci uniamo al coro delle proteste e chiediamo un intervento degli organi competenti per la chiusura delle pagine su Facebook e l'accertamento dei responsabili. Inoltre riteniamo sia indispensabile una maggiore vigilanza sul Web che prevenga la facile pubblicazione di contenuti inaccettabili e offensivi.