Presentata un'indagine sui Servizi web 2.0 e tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
La rete è sempre più diffusa tra i minori italiani. La maggior parte dei ragazzi e delle ragazze sono frequentatori esperti nell’utilizzo dei servizi web 2.0 siano essi servizi di messaggistica istantanea, visualizzazione video o social network in senso stretto, con una percentuale del 51,8 % che li utilizza tutti i giorni.
Questo emerge dall’indagine Servizi web 2.0 e tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, presentata in occasione del Safer Internet Day.
Tra i servizi utilizzati:
- la messaggistica istantanea (ad esempio MSN, Skype e YahooMessanger) è il servizio più usato, con il 50,9% dei ragazzi e delle ragazze intervistati che vi si collega quasi tutti i giorni
- seguito dai servizi visualizzazione video (ad esempio YouTube) con un 48%
- e i social network classici (LiveSpace di MSN, NetLog, Myspace e Facebook i più utilizzati), con un 32,5%
- e ben un 9% di loro, in prevalenza ragazzi, accede a servizi rivolti esclusivamente a maggiorenni, anche se solo occasionalmente
La ricerca è stata ideata e condotta dai ragazzi di due scuole secondarie di I grado e di un centro di aggregazione di Roma nel corso di un laboratorio svolto nell’anno scolastico 2008 – 2009, in attuazione del principio di partecipazione attiva e responsabile di bambini e adolescenti sancito dalla Convezione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
La percezione di maggior rischio da parte dei minori si concentra nell’area della protezione della privacy.
Inoltre, il 54,7% invita i gestori a realizzare campagne di informazione e sensibilizzazione sui problemi e i rischi che si possono incontrare online; il 54,2% sottolinea la necessità di ricordare periodicamente il regolamento agli utenti (per esempio: non postare foto di altri senza il loro permesso)
I ragazzi chiedono ai gestori di adoperarsi per garantire più controllo, prevenzione e protezione dall’invio di foto o altro materiale vietato o inadeguato
La gestione dei contatti è un’area particolarmente importante per i ragazzi che, soprattutto al fine di evitare ogni forma di adescamento, chiedono che i filtri di ricerca siano più sicuri (62,5%), e cioè che non sia permesso ricercare minori per città, Cap, status o preferenze sessuali, così come vorrebbero poter visualizzare un profilo prima di accettare una richiesta di amicizia (62,3%) e che il proprio non fosse visibile a tutti di default. Rispetto a questa macro-area, sono soprattutto le ragazze a voler avere a disposizione strumenti per tutelare al meglio la propria privacy e per gestire in modo più sicuro i contatti.
Fonte: “Ragazzi connessi. I pre-adolescenti italiani e i nuovi media”
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