Su Il Giornale (http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=283477)di venerdì 15 agosto 2008 è stata pubblicata una mini-inchiesta per sondare la presenza di potenziali pedofili online e la facilità di entrarne in contatto.
Una giornalista si finge una ragazzina e lascia un messaggio in una bacheca virtuale, dove si vendono auto usate e oggetti di ogni tipo, si cerca lavoro e gli annunci per gli incontri di coppia vanno per la maggiore. In pochi giorni rispondono più di venti persone, attratte dal nickname "Pammy94" e dalla dichiarazione d'età nel messaggio. Quasi tutte le risposte provengono da uomini che dichiarano avere oltre quarant'anni, ma che precisano che per loro "l'età non è un problema".
Dopo pochi scambi di battute i toni diventano subito confidenziali e tutti si propongono a "scopo incontro", nonostante i messaggi provenienti dalla presunta ragazzina siano tutt'altro che provocanti o maliziosi.

L'accesso alla bacheca virtuale è semplice, senza particolari filtri di controllo, nemmeno la dichiarazione della maggiore età per usufruire del servizio. E' facile intuire i seri pericoli che i ragazzi corrono a navigare sul Web senza regole. I genitori troppo spesso non si preoccupano a sufficienza del problema, sottovalutando le possibili conseguenze: il 77% dei minori dichiara di navigare su Internet, solo il 26% dei genitori controllano sempre quando i figli navigano (il 27% non lo fa mai, gli altri solo saltuariamente).

Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio dei Minori, ha commentato a riguardo: sono fenomeni di lolitismo morboso, l'anticamera della pedofilia" ... Su Internet tutto è più facile "ci si sente più legittimati e si considerano normali certi atteggiamenti deviati e, alla lunga, pericolosi." .. Il passo tra lolitismo e pedofilia è breve. "La curiosità diventa vizio e il vizio diventa devianza."