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E' stato presentato ieri il 4° Rapporto su “I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia” del Gruppo CRC composto da 73 organizzazioni e associazioni. Emergono ancora molti problemi nella condizione dei minori nel nostro paese.
Secondo il 4° Rapporto su “I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia”, dossier sulla condizione dei minori nel nostro paese e sul grado di rispetto della Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (CRC), redatto dal Gruppo CRC composto da 73 organizzazioni ed associazioni e coordinato da Save the Children Italia, il 24% dei minori italiani, quasi uno su quattro, è esposto a rischio di povertà. Sono circa 900.000 i giovani che abbandonano prematuramente gli studi. Permangono, sebbene continuino a rimanere sommersi, fenomeni di sfruttamento e abuso, quali lavoro minorile, prostituzione e pedo-pornografia on line.
Il dossier identifica tra le sue raccomandazioni l’adozione di un Piano Nazionale Infanzia, la non più rinviabile istituzione di un Garante nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, politiche e risorse espressamente destinate alla tutela dei minori, soprattutto a quelli che vivono in situazioni d’indigenza, sfruttamento, sottoposti a varie forme di violenza o discriminazione, come i minori stranieri o quelli che fanno parte di minoranze.
Emerge che la pedo-pornografia on line continua ad essere un fenomeno in continua espansione, nonostante l’acquisita consapevolezza e l’impegno per il contrasto delle istituzioni e delle forze di polizia, sia a livello nazionale che internazionale.
Altri rischi derivano dall'uso dei nuovi media e l'impiego del tempo libero.
In Italia i beni tecnologici più diffusi sono la televisione, presente nel 95,9% delle famiglie e il cellulare (85,5%). In particolare, le famiglie italiane con almeno un minorenne che possiedono il personal computer e l’accesso ad Internet sono rispettivamente il 71,2% e il 55,7% dei casi, mentre il telefono cellulare ha raggiunto il 97,9% di diffusione. Per quanto riguarda l’utilizzo di Internet, l’enorme successo che i siti di Social Networking hanno riscontrato nel mondo, ed oggi anche nel nostro Paese, è testimonianza di come le modalità di interazione offerte da questi strumenti consentono di soddisfare bisogni di comunicazione e di espressione importanti, soprattutto tra i più giovani. Tuttavia, il Gruppo esprime preoccupazione in quanto sembrerebbero emergere, da parte degli adolescenti italiani, tendenze di comportamento che denotano una scarsa attenzione ai propri dati personali e ai possibili rischi derivanti dall’incontro da soli di persone conosciute in rete.